Gli interventi per dimagrire con la chirurgia: pro e contro

2022-06-25 02:35:28 By : Ms. Wendy HE

L’obesità e il peso eccessivo sono fattori che peggiorano l’aspettativa di vita delle persone e vanno contrastati: a volte occorre tornare a uno stile di vita sano, altre volte si può dimagrire solo con la chirurgia. I metodi sono diversi: vediamoli insieme.

La chirurgia bariatrica, nota anche come “chirurgia per dimagrire” o “chirurgia per l’obesità”, è considerata l’unica strada da percorrere quando una persona è affetta da forme gravi di obesità. A determinate condizioni, mangiare meno e fare più attività fisica non è più una cura efficace. Affidarsi alla medicina e sottoporsi a un intervento chirurgico dimagrante rappresenta l’unica opportunità per guarire. La chirurgia bariatrica consente di ridurre il tessuto adiposo e intervenire sulle cause e gli effetti che l’obesità provoca. Gli interventi sono “mini-invasivisi” e vengo praticati in laparoscopica. Ciò consente un recupero più veloce ed efficace. Vediamo come si può dimagrire con un intervento chirurgico.

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Il dottor Giuseppe Marinari, responsabile della chirurgia bariatrica dell’Humanitas Research Hospital ha spiegato che si può ricorrere a un’operazione dimagrante solo a determinate condizioni. Non è raro che persone prive dei requisiti necessari chiedano di essere operate, ma si può procedere solo quando si è affetti “da un’obesità tale da diventare una malattia”. Cioè quando, spiega Marinari, “l’indice di massa corporea è superiore a 40 o quando è superiore a 35 e coesistono altre malattie associate al peso eccessivo. Tra queste c’è l’apnea notturna, l’ipertensione o il diabete di tipo 2. Possono sottoporsi a una delle soluzioni mediche esistenti le persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Per l’età esiste però una certa elasticità”. Dopo un’operazione per dimagrire si può arrivare a perdere fino al 70% del proprio peso. Per garantire la buona riuscita dell’intervento è necessario seguire un percorso che precede e segue l’operazione.

Gli interventi attualmente previsti sono quattro: la sleeve gastrectomy, il bypass gastrico, il bendaggio gastrico e la diversione biliopancreatica. I primi due interventi sono quelli ora più comuni, garantiscono un basso livello di rischio e un’alta possibilità di riuscita. Gli altri due sono interventi che hanno dato molto a questa branca della chirurgia. Il bendaggio gastrico è però considerato ormai un intervento “superato” perché meno efficace delle soluzioni più recenti. La diversione biliopancreatica è un’operazione dimagrante che pur essendo molto utile ha un più alto livello di rischio. La scelta della giusta chirurgia bariatrica a cui sottoporsi deve tenere conto delle opinioni dei medici. Il miglior intervento per dimagrire viene consigliato da un team multidisciplinare di specialisti. Questi analizzano le caratteristiche di ogni paziente: l’età, il peso, le malattie pregresse e l’aspetto psicologico. E scelgono la soluzione più adatta.

“Prima dell’intervento - spiega il dottor Marinari - bisogna cercare ulteriori malattie. Il paziente deve arrivare in sala operatoria nelle migliori condizioni possibili. Diabete, apnea notturna, problemi psicologici o psichiatrici devono essere individuati e ottimizzati”. Le persone vanno quindi preparate all’operazione e questo possono farlo medici con diverse specializzazioni. “Non possono però, ad esempio, essere operate persone che fanno abuso di alcol, tossicodipendenti, o pazienti obesi affetti da bulimia” chiarisce il dottore. E, aggiunge, “è chiaro che bisogna prendere in considerazione anche la capacità del paziente di porre in atto, dopo l’intervento, un stile di vita diverso”. Per questo però non esistono test in grado di garantire l’esistenza di questa volontà anche perché, dopo l’intervento e la seguente importante perdita di peso, la vita delle persone cambia radicalmente. “In questo è fondamentale - dice Marinari - seguire il paziente anche dopo l’operazione. Il periodo di follow-up dovrebbe durare tutta la vita ma molto spesso i pazienti spariscono e non ne sappiamo più niente”.

Questa prima operazione dimagrante è la più praticata al mondo. Si tratta di un intervento con cui, in parole semplici, lo stomaco viene tagliato in due parti. Una di queste parti, la più consistente, viene rimossa. Questa tipologia di intervento allo stomaco, molto utile per dimagrire, provoca una netta riduzione della quantità di cibo che può essere ingerita. La perdita di peso è spontanea grazie alla sensazione di sazietà avvertita dal paziente. Dopo l’intervento è molto importante non “sovraccaricare” il “nuovo” stomaco. Se non cambiano le abitudini si rischia di riprendere peso nel lungo periodo. Per evitarlo è necessario mantenere uno stile di vita sano.

Questo secondo intervento gastrico per dimagrire consiste nella creazione di una piccola “tasca” gastrica che può contenere solo una ridotta quantità di cibo. Il principio è lo stesso della sleeve gastrectomy ma in questo caso la parte di stomaco che, non utilizzata, non viene asportata. Come nell’altra operazione per dimagrire l’effetto che si ottiene è la riduzione della sensazione di fame e l’aumento di quella di sazietà. La perdita di peso è notevole ma gli esperti avvertono che esiste la possibilità di una diminuzione dell’assorbimento di vitamine e sali minerali.

Esistono anche interventi meno invasivi come il posizionamento del palloncino gastrico e la plicatura gastrica. La prima tipologia di intervento viene effettuata in endoscopia: si posiziona un palloncino all’intento dello stomaco al fine di ridurre la quantità di cibo che può essere ingerito e aumentare la sensazione di sazietà. La seconda tipologia, invece, viene effettuata in laparoscopica con anestesia generale. Una parte dello stomaco viene ripiegata su se stessa allo scopo di ridurne il volume e ottenere gli stessi effetti ricercati con gli altri interventi già presentati. Inoltre, esistono anche farmaci in grado di ridurre il senso di fame e, se sono inseriti in una specifica dieta, possono agevolare in modo consistente la perdita di peso.

L’obesità è riconosciuta a tutti gli effetti come una malattia dal Sistema sanitario nazionale. Di conseguenza la chirurgia bariatrica, se viene indicata dai medici come la giusta opzione, è gratuita. Viene eseguita in convenzione con il Ssn. Naturalmente è possibile rivolgersi anche a centri privati. Il dottor Marinari ci spiega che ogni anno (questo prima della pandemia) “si sottopongono a un intervento gastrico per dimagrire circa 25mila persone, a fronte di una platea di circa un milione di soggetti”. Studi recenti hanno dimostrato che un paziente obeso che si sottopone a un’operazione dimagrante guadagna fino a 9 anni di vita in più rispetto a chi non lo fa. La percentuale di riuscita dell’intervento per persone che hanno un indice di massa corporea tra 35 e 50 è del 90-95%.