Parkinson, sperimentata a L'Aquila una terapia innovativa per curare il tremore

2021-11-19 02:13:17 By : Mr. Ken Zhang

Una macchina in grado di eliminare i tremori essenziali e quelli causati dal morbo di Parkinson senza invasività, senza interventi chirurgici, senza dolore e senza effetti collaterali.

Non è fantascienza ma realtà e L'Aquila, dopo Verona, è la seconda città italiana, e una delle sette in Europa, dove è partito con ottimi risultati un esperimento che potrebbe rappresentare un nuovo e rivoluzionario passo in avanti nella cura delle malattie risultati. disabilità neurologica.  

La macchina si chiama MrgFUS, acronimo di Magnetic Resonance Guided Focused Ultrasound, e funziona con un sistema di risonanza ad alto campo da 3 Tesla, che permette di trattare diverse tipologie di patologie in modo non invasivo sfruttando gli ultrasuoni focalizzati per distruggere, mediante ablazione, le alterazioni dei tessuti, senza danneggiare quelli sani circostanti.

All'Aquila, la tecnica della termoablazione è iniziata già nel 2011 per la cura delle patologie oncologiche nel campo della salute della donna, per fibromi uterini e adenomiosi, per poi estenderla, appunto, alla cura delle malattie neurofunzionali e delle malattie neurologiche invalidanti come il Parkinson .

L'applicazione, condotta con successo su sette pazienti affetti sia da tremore essenziale che da morbo di Parkinson, è il risultato di un lavoro di squadra portato avanti da un team multidisciplinare di radiologi, neurologi, neurochirurghi e anestesisti.

In una conferenza stampa tenuta all'ospedale San Salvatore, il professor Carlo Masciocchi, direttore della radiologia universitaria e responsabile principale dell'esperimento, ha illustrato la macchina, il suo funzionamento ei risultati sinora prodotti sui sette pazienti trattati; il direttore generale dell'ASL di L'Aquila-Avezzano-Sulmona Rinaldo Tordera; il direttore di Univaq Paola Inverardi e l'assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci.  

Presenti anche i medici che hanno partecipato all'esperimento: il professor Carmine Marini, direttore della Neurologia, il primario di Neurochirurgia Alessandro Ricci e quello del reparto di Anestesia e Rianimazione Franco Marinangeli.

La macchina, come detto, si basa su due principi che operano in sinergia: una risonanza magnetica "3 Tesla", che aiuta il personale sanitario ad identificare e monitorare l'esatta parte del corpo da trattare, e gli ultrasuoni focalizzati ad alta intensità, che producono ablazione (piccole ustioni) di tessuti malati. Al paziente viene fatto indossare un casco che permette all'operatore di localizzare, centrare e monitorare la parte anatomica da trattare. Il livello di accuratezza e precisione è massimo: il margine di errore, infatti, è inferiore a 0,3 mm.

L'energia degli ultrasuoni è focalizzata o concentrata su un volume molto piccolo di tessuto che si desidera rimuovere. Ciò si traduce in un aumento della temperatura sufficiente a distruggere le cellule nel volume bersaglio, senza danneggiare i tessuti circostanti.

Nel caso del morbo di Parkinson, nel talamo viene distrutto un particolare nucleo nervoso chiamato VIM (nucleo di Ventralis intermedius).

Il trattamento dura circa due ore ed è sufficiente una sola seduta. Non ha effetti collaterali, opera senza radiazioni, non provoca nessun tipo di dolore, non necessita di interventi chirurgici o anestesia e non è invasivo.

Come accennato, la sperimentazione, a L'Aquila, si è svolta su sette pazienti. Tutti hanno sperimentato un miglioramento della gravità del tremore subito dopo l'intervento chirurgico e non hanno avuto effetti collaterali importanti permanenti.

Data l'efficacia dei risultati, il professor Masciocchi ha affermato che questo tipo di tecnologia ha un campo di applicazione molto ampio, che potrebbe arrivare, in futuro, anche alla cura dei tumori cerebrali profondi, sui quali la chirurgia tradizionale non può intervenire con le stesse. precisione e con gli stessi ridotti margini di errore dei macchinari.

MrgFus è una macchina basata su una tecnologia di progettazione israelo-americana nata originariamente in campo militare. L'esemplare che ha consentito la sperimentazione al San Salvatore è stato ceduto alla Asl attraverso un mutuo le cui spese sono state coperte da due donazioni, una della Fondazione Carispaq e l'altra di Ance L'Aquila. Il dirigente dell'Asl, Rinaldo Tordera, ha annunciato che la gara per l'acquisto definitivo è già stata preparata. L'investimento previsto è di circa 3 milioni di euro.

Liris: "Soddisfazione e gratitudine per la donazione dei macchinari MgFus alla Asl"

"Esprimo grande soddisfazione e sentito ringraziamento per la donazione alla Asl dell'Aquila-Avezzano-Sulmona dell'innovativa macchina MgFus, capace di eliminare i tremori essenziali e quelli causati dal morbo di Parkinson senza invasività, senza intervento chirurgico, senza dolore e senza effetti collaterali . ". E' quanto ha dichiarato il vicesindaco dell'Aquila Guido Quintino Liris, titolare della delega alla sanità.

“Ringrazio pubblicamente Ance L'Aquila e la Fondazione Carispaq, ideatori di questa donazione che permette al reparto di Radiologia, diretto dal professor Carlo Masciocchi, di diventare un riferimento nazionale per questo nuovo esperimento. - ha proseguito Liris - Anche questo importante risultato va attribuito alla virtuosa sinergia tra ASL e Università e va nella direzione concreta di migliorare i servizi offerti, non solo sul distretto ma, in questo caso, su una vasta area extraregionale.Questa donazione segue un altro gioiello donato all'Aquila L'ASL lo scorso dicembre, ovvero il robot chirurgo al servizio del reparto di urologia, sempre grazie alla generosità di Ance e Fondazione Carispaq, abbiamo avuto un'iniezione di positività sul territorio, non solo dal punto di vista dell'interno abruzzese sinergia con il macrosistema appenninico del Centro Italia.Un territorio - conclude il vicesindaco - che può e deve fare l'eva sulle migliori energie ed eccellenze, perché esistono in molti campi, senza cadere nella logica sterile di un campanile. "

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