Perché abbiamo ancora così tanta paura dei peli sulle donne?

2022-07-30 14:36:05 By : Mr. Vincent --

Paura, ansia sociale, vergogna. Il corpo delle donne è ancora, purtroppo, oggetto di conversazione sociale. Ecco perché bisognerebbe smettere di dare giudizi che non ci competono, anche a partire dalla scelta di non depilarsi.

Moda, cultura, storia: tutto quello che fa parte del nostro mondo non è altro che l’evoluzione stessa della civiltà che si è adattata ai cambiamenti voluti dalla società stessa. Un uomo che mostra il proprio pelo è sinonimo di virilità, una donna che mostra i peli è una persona sporca, trascurata e che suscita sentimenti contrastanti. Perché viviamo in questo modo il pelo femminile? Perché nel 2022 dovrebbe essere un problema e motivo di scherno? In questo articolo abbiamo provato ad approfondire la questione.

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Recentemente l’attivista e influencer Giorgia Soleri ha rilasciato un’intervista alle Iene che ha generato polemiche e dibattito. La sua presa di posizione ha un motivo preciso. Fin da piccola Giorgia Soleri, come molte altre bambine, era entrata nel loop di depilazione ossessiva, quando si tratta anche solo di peluria giovanile e in fase prepuberale. Da lì poi l'inversione di marcia: smettere di depilarsi, perché la depilazione deve essere una scelta e il corpo di una donna non è un oggetto, è semplicemente un corpo. Il suo. Il modo in cui le donne gestiscono i propri peli è affare loro. Insomma, la sintesi è una: il corpo delle donne e, come decidono di gestirlo, sembra essere materia di discussione di tutta la società. Tutti, ma proprio tutti, si sentono in diritto di dire a una donna che si deve depilare, che deve dimagrire, che deve seguire uno stile di vita salutare e molto altro ancora. Come se le donne non fossero in grado di decidere per sé al di là del giudizio altrui. Come se avessero bisogno della conferma degli altri per poter vivere la propria vita e decidere liberamente come gestire il proprio corpo. Seguendo slogan degli anni ’60 e adattandoli alla modernità, il riassunto è uno: lasciamo alle donne il diritto di fare quello che vogliono con il proprio corpo.

È questo il grande lavoro che Giorgia Soleri svolge da anni sull’emancipazione femminile, sulle malattie ritenute fino a pochi anni fa inesistenti e che purtroppo colpiscono tantissime donne ogni giorno come la vulvodinia e l’endometriosi. Non è da sola, sono tante le attiviste che fanno divulgazione, perché il solo modo per cambiare una società è partendo dalla sua comunicazione. È parlando di tutto quello che non funziona. È scardinando secoli e secoli di idee ormai fuori tempo. Come lei sono tante le star, influencer e attiviste che seguono l'idea della libertà di scelta anche nella depilazione. Star e icone di bellezza come la modella Emily Ratajkowsk o l'influencer e modella Lourde Maria Ciccone.

I peli femminili creano disgusto, ma quelli maschili sono socialmente accettati e passano quasi in secondo piano. Ci avete mai fatto caso? In effetti anche l’uomo, negli ultimi decenni, ha iniziato a modificare il proprio corpo, seguendo mode e cambiamenti sociali. Però, di base, l’uomo non viene etichettato, non gli viene detto di depilarsi perché il pelo è poco igienico e non piace. Per questo, se di parità si deve parlare, il modo in cui una donna gestisce li suoi peli sono affari suoi. I peli fanno paura, perché viviamo i strascichi di una cultura patriarcale ancora dominante. Il pelo sulla donna è sinonimo di peccato e di seduzione, perché promuovere una epilazione totale? Per riportare il corpo della donna a quello delle bambine. In parole povere: desessualizzare, far creare meno problemi, ridurre il tutto a oggetto controllabile, ma desiderabile. Alimentando il ragionamento pelo uguale sporcizia uguale peccato non si fa altro che far sentire in colpa le donne.

Alcune idee si aggrappano alla teoria che il pelo produce sporco ed è antigienico, ma in realtà è proprio il contrario. Il pelo ha una sua funzione precisa e serve per proteggere soprattutto le zone più delicate. La peluria viene quasi demonizzata, ma solo se appartiene a una donna. Viviamo nell’immaginario che le donne debbano essere pure, caste, fisicamente perfette, eteree e senza peli. Eppure, lo sappiamo, non molto tempo fa non era così. Insomma, nei secoli le hanno provate proprio tutte per far sentire la donna in difetto. L’atto più rivoluzionario che una donna possa fare è quello di amasi, accettarsi e di decidere da sola come gestire il proprio corpo. Peli sì o peli no? Non esiste la risposta giusta: ogni donna saprà decidere da sola cosa la fa stare bene, no?