Se da una parte, tra i best performer del 2021, troviamo diversi titoli bancari come Unicredit, Banco BPM e Banca Generali, tra i peggiori di Piazza Affari spiccano le brutte prestazioni di Saipem (- 17% Ytd) ed Enel (-16,5% Ytd); quest’ultima, essendo il titolo di maggior peso di tutto il Ftse Mib, ha agito da freno all’intero indice guida di Piazza Affari che comunque si avvia a concludere l’anno con un rotondo +20% circa quando mancano poche sedute alla chiusura del 2021 borsistico. Con i prezzi attuali dell’elettricità in Europa, che hanno raggiunto nuovi record, secondo gli analisti di Barclays, il settore delle utilities si trova in una posizione potenzialmente favorevole. In particolare, Peter Crampton, analista di Barclays, vede una probabile spinta agli utili derivante dall’aumento dei prezzi dell’energia elettrica e questo può favorire una maggiore positività tra gli investitori. Nel frattempo, in queste settimane i costi europei di gas ed elettricità sono saliti a nuovi record e l’indice Eurostoxx 600 Utilities si trova ora al livello più alto da agosto di quest’anno con un rialzo del 10% da ottobre. Sempre secondo Crampton, l’aumento dei prezzi “non si riflette ancora adeguatamente nei guadagni del consenso per i servizi di pubblica utilità”. “Le preoccupazioni per i bassi livelli di stoccaggio del gas in Germania quest’inverno e i problemi correlati potrebbero continuare a crescere, con conseguenti prezzi elevati dell’energia elettrica e ulteriori importanti aggiornamenti dell’EPS mark-to-market, con prezzi dell’energia potenzialmente ancora più alti”. Tra le utility europee che sono state lasciate indietro ma che potrebbero beneficiarne, vengono citate Enel SpA, EDF SA, Engie SA e RWE AG. Nella giornata di ieri Enel ed Eni hanno raggiunto un accordo per la realizzazione di colonnine di ricarica per le auto elettriche, delle due società in tutta Italia. Al momento Enel X e Be Charge di Eni gestiscono infatti le principali reti di ricarica dei veicoli elettrici (EV) in Italia con circa 20.000 punti di ricarica, numero che è in continua crescita. Diversi analisti considerano Enel come un buon titolo nel comparto delle utilities. Guardando i consensi degli analisti di Bloomberg ci accorgiamo di come l’83% di essi abbia una visione Buy e solo 1 analista è Sell sul titolo. Il target price medio a 12 mesi è 8,73 euro, con un rendimento potenziale di oltre il 26% dai prezzi attuali.

Analisi Tecnica Si situazione tecnica di Enel è in via di miglioramento nel breve anche se permangono delle complicazioni tecniche ribassiste, con una perdita di oltre il 15% soltanto negli ultimi 6 mesi. In particolare, dopo il breakout ribassista della trendline che ha accompagnato il rialzo dai minimi di marzo 2020 fino a maggio di quest’anno dove non è riuscito a superare il muro degli 8,50 euro. Ora il titolo sta lateralizzando tra 6,50 e 7,30 euro, in caso di ulteriori ribassi sarà fondamentale la tenuta dei 6,50 euro per non sprofondare verso target più profondi in zona 5,50. Al contrario, al rialzo il superamento di 7 euro potrebbe spingere i prezzi fino all’importante resistenza statica in area 7,50 Guardando invece il grafico con una prospettiva più ampia vediamo come Enel, nonostante il ribasso di quest’anno, sia comunque in un trend rialzista dal 2014. I prezzi attuali si trovano in corrispondenza della media a 200 su grafico settimanale e stanno consolidando area 6,70-7 euro.

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