Macchie solari, le regole per prevenirle - iO Donna

2022-06-18 21:58:04 By : Ms. shirely Wang

P iccole e piatte, le macchie solari compaiono sulla pelle dopo una lunga ed eccessiva esposizione al sole. Sono genericamente causate da un’alterazione della melanogenesi, la sintesi della melanina, aumentata dalle radiazioni dei raggi UV.

Le zone più colpite? Viso in primis, ma anche spalle e braccia. Prevenirle è possibile, soprattutto se si seguono cinque buone regole a inizio stagione.

Per “capitale solare” si intende la naturale resistenza della pelle al sole: è quella sorta di timer endogeno che permette di esporsi ai raggi senza danni, fino ad un certo limite. Che non è infinito: dipende in primis dalla tipologia epidermica, ma anche dalla latitudine terrestre e dalla conseguente intensità dei raggi solari.

Superata la massima capacità di auto protezione, sulla pelle iniziano a manifestarsi i primi danni, in primis arrossamenti e macchie. Non sono immediatamente visibili, ma comunque i atto, i processi di invecchiamento precoce che si avviano nel derma.

Le macchie solari affiorano in genere nelle zone più esposte del viso come zigomi, naso, fronte, mento e labbro superiore.

Alcune pelli, soprattutto le più chiare, sono maggiormente predisposte alla comparsa di macchie. Va inoltre considerato che, dai 40 anni, l’invecchiamento epidermico fragilizza tutte le epidermidi, rendendole più soggette anche ai danni di tipo solare.

Prevenire discromie e macchie solari in ogni caso si può, grazie ad alcune buone abitudini e all’utilizzo dei giusti prodotti .

Troppo spesso si relega, erroneamente, l’utilizzo del solare al mare. In realtà la protezione andrebbe applicata tutto l’anno, anche quando è nuvoloso e con le basse temperature.

In estate è meglio prediligere un SPF50 da applicare più volte al giorno, soprattutto se si suda molto o si praticano sport acquatici. Meglio ancora se nelle formulazioni sono contenuti ingredienti anti-age, nutrienti e idratanti così da mantenere costantemente protetta la pelle.

Proteggere inoltre il viso con un SPF più elevato rispetto al corpo, in quanto zona più sensibile e ancora più esposta.

Alla latitudine italiana, le ore centrali dalle 12 alle 16, è consigliabile evitare di esporsi al sole: questo è il momento in cui il sole è allo zenit ed emana circa il 70% delle radiazioni nocive per la pelle.

Attenzione anche all’esposizione se si assumo farmaci, in particolare le pillole contraccettive, che possono causare fotosensibilità alla pelle e abbassare le naturali difese epidermiche al sole.

La pelle fotoesposta dev’essere costantemente idratata e nutrita proprio perché la perdita di liquidi è maggiore a causa del caldo. E l’idratazione si assicura non solo con una corretta skincare routine ma anche da sane abitudini alimentari.

Per rinforzare il naturale sistema di difesa al sole è importante non solo bere i canonici due litri di acqua al giorno ma scegliere anche alimenti ricchi di vitamine ed elementi antiossidanti. Quali? Carota, salmone, zucca, noci, pomodori e tutta la verdura a foglia verde che garantisce il giusto apporto di liquidi.

Evitare il profumo in spiaggia: l’alcol contenuto nella formula può infatti sensibilizzare la pelle ai raggi UV facilitando la comparsa delle macchie, e perfino scatenare reazioni allergiche.

Tutti i trattamenti come fotodepilazione o sessioni laser per la rimozione definitiva del pelo sono da rimandare all’inverno. Ma attenzione anche alla classica ceretta, da evitare se si va subito dopo in spiaggia. Questi trattamenti infatti sensibilizzano la pelle, abbassando il suo naturale livello di protezione. Ricevi news e aggiornamenti sulle ultime tendenze beauty direttamente nella tua posta Iscriviti alla newsletter

Un discorso che vale anche all’inverso: l’esposizione prolungata al sole fa immagazzinare calore al corpo rendendo l’epidermide più sensibile a tutti i tipi di depilazione, anche alla semplice ceretta. Per questo è meglio evitare di correre dall’estetista appena si rientra in città e aspettare qualche settimana.