Dai vulcani iraniani alle aspre montagne afgane, dall'Hindu Kush al Pamir, dalle gelide montagne celesti del Kirghizistan e della Cina, fino al misterioso massiccio montuoso dell'Altai. Iran, Afghanistan, Kirghizistan, Cina: realtà collegate da due millenni tra loro dal commercio e dalla rotta commerciale conosciuta come Via della Seta. Una strada tra le montagne del Medio Oriente che viaggiatori e commercianti - oltre a Marco Polo - hanno percorso per collegare il Mediterraneo e la Cina e che tra il 2011 e il 2018 è stata percorsa con gli sci per il progetto "Neve di seta" dello svizzero Fulvio Mariani e Mario Casella che hanno realizzato una trilogia di documentari itineranti lungo questi difficili territori (nel 2012 è stato presentato a Udine al Cinema Visionario il primo documentario Vite tra i volcani). Venerdì 26 novembre 2021 alle ore 21.00 la sezione del Club Alpino Italiano di Tolmezzo con il patrocinio del Comune di Tolmezzo, Assessorato alla Cultura, ospiterà il documentario Afghan Winter (2016, 70 minuti) di Fulvio Mariani e Mario Casella presso il Davide Cinema. Il documentario, presentato una sola volta in Italia alla presenza degli autori, racconta il viaggio avvenuto lungo il tratto afghano della Via della Seta. La troupe che ha attraversato quei territori non senza rischi, si è mossa soprattutto a piedi e con gli sci tra luoghi ora nuovamente occupati dai talebani e parla di montagna e di incontri con la gente. Un viaggio unico, una testimonianza eccezionale. I dintorni di Herat, la regione di Bamyan, la città di Kabul e il corridoio del Wakhan sono le tappe principali di questa sorprendente esplorazione umana di un Paese messo in ginocchio da decenni di guerre e bloccato dal freddo e dalla neve. Durante il viaggio si incontrano storie e persone, da chi, con le pistole puntate contro di lui, depose le cariche esplosive sui Buddha millenari di Bamyan, ai commercianti di oppio che attraversano i passi più impervi e remoti, dalle strade di Kabul dove trasferiscono liberamente solo uomini all'artista afghano Shamsia Hassani, che con la sua arte murale vuole riportare nella società le donne, dai poverissimi abitanti del corridoio del Wakhan, tra Pamir e Himalaya, stipati intorno al fuoco in miserabili catapecchie di villaggi senza strade o elettricità, ai pastori che vagano tra altipiani remoti con i loro animali. Un viaggio tra incognite, imprevisti e cambi di programma, dove la montagna è scenario, ostacolo ma anche sconfinata bellezza. Centrale è anche l'entusiasmo e la passione per imparare a sciare - anche per le donne - in luoghi senza strutture e attrezzature grazie ad un giovane, Alishah Farhang, diventato guida alpina locale e maestro di sci per i suoi connazionali. Alishah ha anche partecipato ai campionati mondiali di sci di St. Moritz (2017) e alle Olimpiadi in Corea del Sud (2018) e per anni ha insegnato lo sci ai bambini della valle di Bamyan, ma l'improvviso e recente passaggio del controllo dell'Afghanistan ai I talebani hanno costretto lui e la sua famiglia a lasciare il loro amato Paese. Alishah Farhang sarà ospite a Tolmezzo e porterà la sua straordinaria testimonianza. Insieme a lui ci saranno anche il regista Fulvio Mariani e il giornalista Mario Casella, autori del progetto Le nevi di seta, e lo sciatore piemontese Giorgio Daidola, tra i primi a compiere viaggi sugli sci in Medio Oriente. Il film è stato presentato una sola volta in Italia. La partecipazione dei quattro ospiti, che racconteranno retroscena e dettagli di un'esperienza e di un viaggio eccezionali, è un'occasione unica di incontro. La giornalista Melania Lunazzi introduce e dialoga con gli autori. La serata è ad ingresso libero su prenotazione con esibizione del green pass. La prenotazione online obbligatoria può essere effettuata alla seguente pagina: caitolmezzo.it/prenotazioni/ Mario Casella Giornalista, scrittore, documentarista e guida alpina, vive nella Svizzera italiana. Autore di diverse inchieste all'estero (caduta muro di Berlino, ex Germania Est, ex paesi dell'Est, Russia, Chernobyl, Croazia, Bosnia, Serbia, Kosovo, Cecenia) di vari libri (premiati anche a Leggimontagna) e documentari, ha sempre messo il rapporto tra uomo e montagna al centro delle sue produzioni. Gli abitanti delle catene montuose tra le valli di passaggio dell'antica Via della Seta sono oggetto della serie di documentari "Le nevi della seta" realizzati con Fulvio Mariani e trasmessi da varie TV europee. Giorgio Daidola Torinese classe 1943 trapiantato in Trentino, è giornalista e scrittore di mare e montagna, maestro di sci, viaggiatore in barca a vela spesso con gli sci in un armadietto, docente universitario tutt'ora in servizio presso il Dipartimento di Economia e Management di Trento. È seriamente preoccupato che il suo futuro sia troppo breve per realizzare tutti i sogni ancora nel cassetto. È stato tra i primi a sciare in Medio Oriente. Alishah Farhang Alishah, trent'anni, ha iniziato a sciare con gli occhi puntati sui Bamyan Buddah distrutti dai talebani. un giorno, mentre pascolava pecore, vide una coppia di sciatori stranieri scendere un pendio innevato. È stato un incontro che ha cambiato la vita. Alishah ha lottato ogni giorno per creare un nuovo futuro nel suo Paese: dagli studi universitari al sogno di qualificarsi alle Olimpiadi invernali per le gare di sci alpino. Pochi mesi fa è riuscito a fuggire in Italia con la sua famiglia. Fulvio Mariani Nato a La Chaux-de-Fonds nel 1958, fotografo, regista, documentarista di film di alpinismo. Nel 1983 ha preso parte alla sua prima spedizione, sulla parete nord dell'Everest, nel 1985 ha girato la Cumbre in Patagonia con Marco Pedrini, poi ha lavorato con il polacco Jerzy Kukuzka per l'anno zero del serpente, si è occupato della fotografia di Scream of stone di Werner Herzog, gira L'uomo di legno con Mauro Corona. Più di venti documentari realizzati e molti premi ricevuti. Collabora con la radio e la televisione svizzera.

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