Mente e corpo: una collaborazione fondamentale per l'atleta - CrossMAG

2021-11-19 02:17:28 By : Mr. Jordan Dai

Quando ti alleni pensi di forgiare solo il tuo corpo o tutta la tua persona? Hai mai notato che potere ha la tua mente durante un circuito o un allenamento di qualsiasi tipo?

A tutti sarà capitato di percepirsi sottomessi, di sentire di più la fatica, di non esibirsi abbastanza quando c'è qualcosa che ci disturba.

In palestra infatti non portiamo solo il nostro corpo ad essere scolpito, ma la nostra interezza. Inevitabile, quindi, prendersi cura del corpo ma anche dell'anima.

Solitamente si pensa, per ragioni culturali, che anima e corpo siano due entità distinte l'una dall'altra; così ci è stato insegnato, dalla religione alla medicina, che ha sempre più frammentato la persona, facendone un organo da curare, come se fossimo macchine che hanno bisogno - ogni tanto - di modificare o aggiustare un pezzo.

Insomma, abbiamo dimenticato che il paziente è prima di tutto una persona, con una storia, delle emozioni, delle relazioni, ecc.

Nella nostra quotidianità, invece, a volte ci accorgiamo di avere un corpo solo quando non ci obbedisce più, forse a causa di un banale mal di testa.

Che influenza ha questo richiamo del corpo non funzionante sulla qualità della nostra giornata? Spesso compromette ciò che dobbiamo aspettare, dal lavoro alla formazione.

Insomma, dimentichiamo quanto corpo e anima (o mente, spirito, a seconda di come lo vogliamo chiamare) non siano che facce della stessa medaglia: il Tutto di cui siamo fatti e chi siamo.

Quindi, se siamo un Tutto, allora dobbiamo vegliare su noi stessi, cercando di essere consapevoli degli aspetti che, durante un allenamento, possono influenzare il risultato.

Nell'antica Grecia la cura del corpo passava attraverso la cura dell'anima. La Paideia, cioè l'educazione dei giovani, implicava l'allenamento del corpo e della mente.

Nessun aspetto dell'allievo è stato tralasciato, affinché possa scolpirsi e curare la migliore versione di sé; non solo per scopi individuali, ma anche sociali, poiché molti dei giovani così formati erano destinati al governo delle poleis greche.

Pertanto, non solo si allenavano duramente, forgiando il loro corpo, ma formavano anche la loro mente attraverso studi particolari, compresi quelli filosofici.

La filosofia, infatti, aveva il compito di aiutare ogni giovane a conoscere se stesso, ad essere consapevole delle proprie inclinazioni, desideri, possibilità e limiti.

Conoscersi meglio ed essere consapevoli di chi si è aiuta a raggiungere risultati congruenti con la propria visione del mondo, permettendo di tendere a quel benessere che sicuramente si raggiunge attraverso lo sport ad esempio.

Tuttavia, se non supportato da tutto ciò che ci rende individui complessi, vacilla non appena il corpo non sta bene o per quello che la vita ci mette davanti.

Siamo esseri viventi e, come tali, a volte attraversiamo crisi di vario genere, crisi esistenziali, che possono bloccarci, farci sentire in stallo, incapaci di affrontare le prove che l'esistenza ci impone.

Sappiamo quanto sia difficile continuare ad allenarsi, allenarsi quando i tumulti interiori ci accompagnano in palestra.

Spesso i risultati non arrivano per ragioni che esulano dall'impegno puramente fisico o dallo stallo metabolico, con frustrazione da parte di chi si dedica costantemente all'esercizio o alla dieta. Dobbiamo chiederci cosa ci impedisce di riuscire nell'impresa di forgiare il nostro corpo.

Qui c'è una professione che si prende cura del Tutto di cui siamo fatti: il Counseling Filosofico.

Il consulente filosofico aiuta le persone in difficoltà esistenziale a trovare le risorse di cui dispongono per affrontare il problema e rifiorire.

È una sorta di carrozza dell'anima – pur concepita nella sua costitutiva unione con il corpo – che accompagna le persone fuori dalla “nebbia” in cui si trovano in quel particolare momento.

Non è un coach né uno psicologo, non insegna filosofia, ma ti aiuta a "far nascere" te stesso, cioè a (ri)trovarti, scoprirti e capirti meglio, affinché la tua esistenza sia sempre più congruente di quello che pensi e al tuo autentico progetto esistenziale…di diventare te stesso, nel corpo e nell'anima.

Laureata in filosofia, scopre presto che la sua vocazione era ascoltare attivamente gli altri e prendersi cura delle persone.

Iscritta al Master Triennale in Counseling Filosofico e dal 2014 è attiva come libera professionista, tutor e docente presso l'ISFiPP

Scopri di più sul consulente filosofico sul sito di Filosofia del Bene, a cura della Dott.ssa Annarita Dibenedetto.

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