Tasse sui beni di lusso: ecco come funziona e perchè si paga

2022-06-18 21:49:12 By : Ms. Jane Tan

La tassazione dei beni di lusso non riguarda molti soggetti, proprio in proporzione alla popolazione, ma è un parametro importante circa il funzionamento di un sistema fiscale. Infatti, spesso si discute su quali siano i beni di lusso e quali siano invece gli ambiti in cui è giusto riconoscere agevolazioni, riduzioni ed esenzioni. Ecco la situazione attuale.

La tassazione dei beni di lusso non riguarda molti soggetti, proprio in proporzione alla popolazione, ma è un parametro importante circa il funzionamento di un sistema fiscale. Infatti, spesso si discute su quali siano i beni di lusso e quali siano invece gli ambiti in cui è giusto riconoscere agevolazioni, riduzioni ed esenzioni. Ecco la situazione attuale.

In genere si finisce sempre a parlare di piscine, immobili di lusso e auto sportive, ma non sono solo questi i parametri su cui si dovrebbe basare un'analisi di questo genere... anzi. Per assurdo, sono proprio altre le tipologie di beni su cui concentrarsi e su cui è necessario fare un'analisi più completa, in modo da capire quanto la tassazione più elevata (o la totale mancanza di agevolazioni) sia corretta come logica e come principio.

Infatti, spesso i beni di lusso non subiscono una tassazione più elevata (o non solo), ma prevedono la perdita di alcune agevolazioni presenti invece per i beni "normali", un po' come accade per la casa. In alcuni casi viene riconosciuta comunque l'esigenza da parte di chi porta a termine un certo acquisto, in modo da determinare situazioni intermedie che garantiscano comunque una certa progressività della tassazione.

Il principio è infatti sempre questo, stabilito per altro dalla Costituzione, ma non sempre così semplice da intravedere nelle attuali regole riguardanti la tassazione.

Vedremo allora come funziona per gli immobili, comunque un parametro importante, ma anche e soprattutto per piscine, automobili, barche, aerei, motocicli ed addirittura animali. Proprio su quest'ultima categoria proveremo anche a fare un breve confronto con altri paesi europei, in modo da circoscrivere meglio alcune regole che potrebbero sembrare apparentemente normali o, addirittura, assurde.

Ecco la situazione nel 2022, consapevoli che molto spesso vengono proposti ed approvati cambiamenti e novità di varia natura.

Come appena detto, spesso le regole riguardanti i beni di lusso subiscono variazioni e novità, in quanto si tratta di un ambito particolarmente suscettibile a cambiamenti: talvolta usato per "fare cassa" dal Governo o dalle amministrazioni regionali, talvolta affrontato come tema fondante della giustizia economica e sociale... insomma, anche questo tema è piuttosto delicato.

Tutti i temi sono delicati quando si parla di tassazione, soprattutto per chi la subisce, anche quando si tratta di chi è più ricco della media ed ha beni di proprietà che il 95% dei cittadini non può possedere.

L'ultimo grande cambiamento in termini di tassazione di beni di lusso è arrivato nel 2013, quando sono state approvate due normative molto rilevanti: il cosiddetto Decreto del fare e la Legge europea del 2013. Esse hanno toccato soprattutto la tassazione di barche ed aeromobili privati.

Proprio questi due ambiti, sicuramente legati a beni oggettivamente di lusso, permette di comprendere che non è solo questione di tassazione, ma piuttosto anche di mercato. Entrambe le leggi hanno alleggerito il peso della tassazione su aeromobili e barche, appunto, per dare una spinta al settore nautico e aeronautico, dunque è chiaro quanto ci sia dietro una complessità politica, di mercato e solo in ultimo luogo fiscale.

In seguito, vediamo più nello specifico come funziona la tassazione dei beni di lusso già citati in precedenza, andando poi a toccare anche ciò che riguarda le già citate barche e gli aeromobili.

Il primo aspetto da affrontare è sicuramente quello della casa. La sostanza è molto semplice: quando la casa è di lusso (vedremo cosa significa) si perdono una serie di aiuti ed agevolazioni legati all'acquisto della prima casa ed alle tasse e imposte correlate all'acquisto.

Per legge, sono "case di lusso" le abitazioni in cui la singola unità immobiliare supera la superficie utile complessiva di 240 metri quadrati, esclusi balconi, terrazze, cantine, soffitte, scale e garage. Altro criterio è il possesso di eventuali altri beni correlati e pertinenze, come per esempio la piscina.

La piscina, se supera gli 80 mq di superificie, trasforma l'immobile in ogni caso in immobile di lusso, ma se invece si tratta di una superficie inferiore o di piscina montabile o gonfiabile, ha un impatto molto basso sulla tassazione e sulla categoria catastale. In sostanze, le tasse non si pagano mai sulla piscina in sé, ma si pagano sull'abitazione di lusso e la piscina è uno dei criteri per rientrare in questa categoria.

In ogni caso, il titolo di immobile di lusso comporta le seguenti conseguenze fiscali: imposta di registro al 9% (anziché al 2%) del valore catastale dell'immobile; nessuna agevolazione prima casa o di comodato d'uso a figli o genitori, con perdita della possibilità di ridurre del 50% IMU e TASI.

Per quanto riguarda i mezzi di trasporto, cominciamo con imbarcazioni e aeromobili, suscettibili di una tassazione piuttosto importante, ma ritoccata proprio con i già citati decreti del 2013.

Per le imbarcazioni è arrivata infatti una notevole riduzione della tassazione: azzerata per barche fino a 14 metri di lunghezza, dimezzata per barche tra i 14 ed i 20 metri di lunghezza ed inalterata per barche di lunghezza superiore ai 20 metri. Si tratta comunque di cifre tra gli 870 euro (fino a 17 metri) ed i 25.000 euro (per lunghezza superiore a 64 metri).

Per gli aeromobili è invece prevista un'imposta erariale se immatricolati all'ENAC e va pagata contestualmente al rilascio (o al rinnovo) del certificato di revisione dell'aeronavigabilità. Il pagamento riguarda proprio il periodo di validità di tale certificato.

Per quanto riguarda auto e moto rientriamo in una casistica più "normale", nel senso che coinvolge certamente molti più soggetti rispetto ai proprietari di imbarcazioni ed aeromobili privati. Infatti, in questo caso la tassazione dipende dalla cilindrata e può portare al pagamento del cosiddetto superbollo.

Nel caso delle auto, il superbollo scatta in caso di potenza superiore ai 185 kW, il che significa che coinvolge sostanzialmente tutte le auto sportive. Esso va pagato attraverso F24 e si sta discutendo proprio in questi mesi circa una sua eliminazione, che però non avverrà nel 2022.

Per quanto riguarda invece le moto, la potenza di riferimento è di 11 kW, ma c'è poi un criterio variabile da regione a regione che non permette di fare un ragionamento generale. Infatti, il bollo raggiunge una quota variabile in base a quanto si eccede dagli 11 kW ed in base alle regole della Regione di appartenenza.

Tra animali e beni di lusso sembra non esserci alcuna correlazione e, invece, non è così. Esistono infatti alcune categorie di animali che possono rientrare nei beni di lusso e per questo subire una tassazione specifica. Si tratta per esempio dei cavalli da equitazione o da corsa, sui quali scatta una tassa specifica che può anche essere accertata attraverso il redditometro.

Per quanto paradossale possa sembrare, anche sui cani si può fare un ragionamento circa la loro concezione come beni di lusso. Infatti, gli alimenti e le cure veterinarie per il migliore amico dell'uomo prevedono un'IVA al 22%, il che lo mette tra i beni ad IVA ordinaria e non ridotta.

Per molti potrebbe sembrare assurdo e per altri normale, ma un parametro importante ci è dato dai nostri vicini di casa europei: in quasi tutti i Paesi europei l'IVA su questi beni è ridotta, come ad esempio in Spagna e Germania. Anche su questo fronte si è a lungo discusso e si potrebbe arrivare almeno ad un'IVA del 10% in futuro.

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